Arte, cultura e tradizioni

Trieste, la pasqua e i suoi tradizionali dolci

La Pasqua 2019 è da poco passata ma i sapori della tradizione riecheggiano nella memoria degli abitanti e dei turisti. Un'esperienza culinaria tutta da vivere

La tradizione è dura a morire e il legame tra Trieste e la Mitteleuropa è sempre fortissimo. Perché la tradizione di nascondere le uova in giardino il giorno di Pasqua è davvero austriaca, è davvero tedesca. Se poi si sta perdendo è solo perché mancano i giardini. 

Non mancano i dolci della Pasqua, la pinza, la titola e il presnitz, dolci che si trovano tranquillamente tutto l’anno. I dolci sono tutti pesanti, pesantissimi: il presnitz è un "involucro di pasta sfoglia farcito di tutto quello che è dolce e goloso: frutta secca, liquore ed anche il cioccolato. Non è dolcissimo a ben vedere, ma sviluppa un buonissimo retrogusto, che è quello che fa innamorare. La Pinza invece è molto meno calorica e sembra quasi un grande panino dolce. Certo, c’è chi ci mette anche il prosciutto cotto. In quel caso diventa subito un’altra cosa. La Titola è invece una sorta di brioche, che contiene anche un uovo sodo. 

C’è chi ha studiato il perché questi dolci (che in realtà si possono mangiare tutto l’anno) siano considerati quelli tipici pasquali: "Presnitz, titola e pinza sono i simboli della passione di Cristo: la pinza rappresenta la spugna imbevuta di aceto con cui i soldati romani facevano bere Gesù sulla croce, il presnitz è la corona di spine e la titola simboleggia il chiodo”. Ma il discorso di provenienza e di composizione può essere ancora molto, molto più lungo: Trieste è stato un posto di frontiera e le influenze di tante tradizioni sono davvero palesi. Anche nei dolci di Pasqua, che pur essendo da poco passata, continuano a deliziare la tradizione.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.