Il Territorio

Il Timavo: il fiume che scompare

Il Timavo è un fiume misterioso che, dopo aver percorso una quarantina di chilometri dalla sua sorgente, scompare nel sottosuolo per riapparire con tre sorgenti, le cosiddette bocche del Timavo e dopo un paio di chilometri sfocia nel mare. Seppure il suo corso non sia molto lungo, infatti non raggiunge neppure i 100 chilometri, il fiume passa attraverso tre stati.

Dalla sorgente all'abisso

Il fiume nasce dal monte Nevoso, in Croazia, poco lontano dal confine sloveno ed è proprio in Slovenia, nei pressi di Vreme, che esso precipita in una profonda voragine. Continua a scorrere al di sotto dell'altopiano del Carso e ogni tanto torna a mostrarsi. Lo si può ammirare nelle grotte di San Canziano a 250 metri di profondità e poi eccolo nuovamente visibile, dopo essere entrato in Italia, nell'abisso dei Serpenti, in quello di Trebiciano e nel pozzo dei Colombi.

Le bocche del Timavo

Nei pressi di Duino-Aurisina il Timavo torna in superficie sorgendo da tre grotte. Il luogo, immerso nel verde, in antichità veniva considerato sacro e qui sorgeva una cappella votiva al dio Timavo, ma la sua sacralità è stata rispettata anche dai Romani con la costruzione di un tempio su cui è sorto in seguito il santuario di San Giovanni.

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