Il mare di Trieste: relax e discoteche

Trieste e il mare: un rapporto strettissimo e antichissimo. Tanto è vero che "andar al bagno", ossia allo stabilimento balneare, è un'espressione assolutamente familiare. E di stabilimenti ce ne sono davvero tanti, tutti con caratteristiche diverse: dalla pineta di Barcola a Miramare, da Muggia a Sistiana. Il più particolare è però La Lanterna o Pedocin, l'unico bagno in Italia a essere ancora diviso tra uomini e donne.

A Barcola, invece, i triestini usano sdraiarsi al sole su strane piazzole, chiamate topolini, che hanno la forma di orecchie. Per chi ha voglia di camminare un po', c'è il castello di Duino da cui si scende in spiaggia, verso la baia e il porticciolo, dove ci sono ristoranti rinomati di pesce, ci si può tuffare liberamente o prendere la tintarella in un piccolo e riservato stabilimento.

A pochi passi da Sistiana, troviamo il mare più esclusivo, quello di Portopiccolo, borgo ecosostenibile che offre servizi di resort di altissima qualità. Il Beach Club, proprio di fronte al mare, offre spiaggia e zona terrazze con cabine e wireless a fibra ottica. Nella Baia di Sistiana, invece, il mare è di un colore verde cristallino. L'ideale anche per i bambini. Di notte, avviene la trasformazione: si comincia a ballare nei locali che, in estate, fanno il pieno.

Al Villaggio del Pescatore, oltre a ristoranti di pesce di livello, chiunque può permettersi una passeggiata rilassante al porticciolo. Muggia è l'ultimo lembo di costa italiana. Fermandosi nel Mandracchio, si possono vedere i pescatori al lavoro. La baia - qui la costa pare ripiegarsi su se stessa - dà l'occasione di prendere il sole negli stabilimenti, molto vicini al centro.

Ce n'è per tutti i gusti. Il mare triestino non è saturo come quello romagnolo. C'è ancora la possibilità di ascoltare il rumore delle onde e il verso dei gabbiani. E l'acqua non è seconda a nessuno.

Nella foto: la Baia di Sistiana, Trieste.