Il Territorio

Il Timavo la "perla" del Carso

Il Timavo, leggende, storie, ricordi, ma anche studi e ricerche sul fiume carsico

E’ il Timavo la "perla” del Carso; è il Timavo ad incarnare, in molti aspetti le peculiarità di un territorio complesso; è il Timavo a comparire, sparire, ritrovarsi a soli due chilometri dal Mare Adriatico, anzi del Golfo di Trieste, dopo averne fatte quasi quaranta nel sottosuolo, in quel territorio che è pieno di segreti. E non è per niente strano che di fronte alle bizzarrie del fiume siano nate leggende, storie, ricordi, ma anche studi e ricerche. Il fiume lega un po’, nell’immaginario, di sicuro, il Carso e Trieste, si potrebbe dire il mare e la collina che fa da corona alla grande capitale mitteleuropea che mantiene ancora un’aura di grandezza e maestosità. Ma il fiume ha anche segnato la storia, con le citazioni di Virgilio, con la realizzazione sopra il suo ipotetico percorso della Via dell’Ambra. Ma ha segnato tanta della storia recente, dolorosa, a volte gloriosa, che ha portato gli eserciti degli uomini a guardarlo con ambizione. Ma esso, il Timavo, non se ne cura,preso com’è nell’”imboscarsi”, nel tornare in bella vista davanti al Golfo, con una portata per niente trascurabile, degna di un fiume vero, tale quale è. Ma poi quelle acque sono soltanto le sue dal momento che la portata è nettamente superiore a quella del momento della "caduta” nella Grotta di San Canziano?’ Oppure vi precipitano anche quelle dell’Isonzo quando è in piena? Misteri che per adesso rimangono irrisolti ma forse è anche meglio così, perché servono ad alimentare la sua nomina di fiume misterioso. Ma in realtà lo è davvero.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.