Arte, cultura e tradizioni

San Martino del Carso, le rovine secondo Ungaretti

Il Carso è stato "la musa" per tantissimi poeti e scrittori. Uno dei componimenti forse più conosciuti è 'San Martino del Carso' di Giuseppe Ungaretti. Il poeta racconta di un paese devastato dal conflitto e, per similitudine, delle distruzioni che sono nascoste nel cuore di ogni persona a causa delle tante perdite dovute al conflitto mondiale.

L'uomo è annullato dalla guerra. Come è nello stile di Ungaretti, la lirica è ridotta all'osso, ma dice tutto. Le strofe, quattro in tutto, giocano su contrasti e concordanze sentimentali e, ovviamente, verbali. Di San Martino non si vede altro che qualche frammento di muro, delle persone amate dallo scrittore non rimane più nulla. Se San Martino è un paese dilaniato, il cuore di Ungaretti lo è anche di più. Poche parole, una pena immensa.

Iterazioni e un'anafora caratterizzano e congiungono le prime due strofe. La metafora "brandello di muro" si lega all'immagine di corpi mozzati, lacerati, ridotti appunto a brandelli. La terza strofa ribalta invece il concetto prima proposto, evidente dal "ma". Mentre negli ultimi due gruppi di versi torna il parallelismo e l'analogia cuore=paese. Ungaretti dice che, anche se dei compagni non è rimasto nient'altro che cenere, "nessuna croce manca", a indicare che resta la memoria di ognuno. Le croci fanno pensare al cimitero, ma riportano anche a Cristo. Al sacrificio e alla crocifissione di Gesù.

Il finale con il cuore straziato riporta all'immagine iniziale del brandello di muro. È come se il componimento facesse un piccolo cerchio, chiudendosi però sempre nel dolore. Il cuore, il luogo più vivo di una persona, è comparato a un cimitero, a un mondo di morte. L'aridità delle rocce carsiche diventa il poeta stesso. E se nel paese pure le croci sono andate distrutte dai bombardamenti, quelle sono adesso ospitate nel cuore di Ungaretti. Che è il più straziato.

La lirica è del 1916. La prima guerra mondiale, pur essendo iniziata per l'Italia da un anno soltanto, ha già prodotto risultati nefasti e rovine.


Nella foto: San Martino del Carso (Sagrado, Gorizia, Friuli-Venezia Giulia) dopo il bombardamento subito durante la prima guerra mondiale. Da lagrandeguerra.info.

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