La dura conquista della Venezia-Giulia
La Grande Guerra era stata voluta dall'Italia soprattutto per completare la conquista dei territori rimasti nelle mani dell'Impero Asburgico dopo le tre guerre di indipendenza: Trento e Trieste. Seppure di lingua italiana e rivendicati da sempre, Trentino e Friuli Venezia-Giulia erano regioni saldamente austriache e fu per questo motivo che, all'indomani della dichiarazione di guerra, la gran parte delle truppe italiane si concentrarono lungo i confini orientali. L'Isonzo vide innumerevoli battaglie, mentre a proteggere Trieste gli austro-ungarici avevano predisposto una possente linea difensiva che andava da Trstelj al monte Ermada, un'altura composte da diverse cime che sbarrava l'accesso alla provincia di Trieste.
Una città imprendibile
Trieste non venne mai toccata dai combattimenti perché la linea difensiva sull'Ermada era possente e sostenne i ripetuti attacchi italiani. Trincee, camminamenti, fortini e postazioni di artiglieria difendevano il territorio e oggi è ancora possibile ammirare quell'opera difensiva grazie al Museo all'aperto del Monte Ermada.
Il Museo all'Aperto
Il percorso del museo si snoda in due anelli che sono compresi nel territorio di Duino Aruisina. Si visitano le grotte utilizzate come ricovero dei soldati, le gallerie scavate artificialmente, lunghe linee di trincee e fortificazioni in cemento armato. Dalle cime del monte si può poi ammirare il panorama dei paesi della piana.