Il Territorio

La grande ricchezza faunistica del Carso triestino. Sopra e sotto la superficie terrestre

Terra particolarissima dal punto di vista geologico e botanico, il Carso triestino è anche l'habitat naturale di una fauna variegata e "originale".

Mammiferi, rettili e volatili delle foreste triestine

Non sono poche, infatti, le specie animali diffuse in questa regione, che la Guardia Forestale si impegna a preservare dalle continue minacce umane (inquinamento, incidenti, e purtroppo anche la caccia). Nonostante i pericoli legati all'antropizzazione, però, la biodiversità animale del Carso triestino è ancora ben nutrita. Solo i volatili contano qui quasi 200 specie diverse, fra piccoli, medi e grandi pennuti.

Molto presenti anche i cervidi, soprattutto cervi e caprioli. Le volpi, i ricci, i ghiri, i tassi, gli scoiattoli, le lepri e le faine. E può anche capitare di avvistare il più ritroso orso bruno che, stanziato "di base" nel Carso sloveno, sconfina talvolta in quello triestino.

Fra le specie rettili, tipiche di queste zone sono: le vipere Marasso e Dal Corno; l'orbettino; e la grande lucertola denominata Algiroide Magnifico, che si distingue per i colori particolarmente brillanti delle squame.

...E il popolo delle caverne

Una menzione a parte merita poi la fauna che popola stabilmente le grotte – o le frequenta assiduamente. Fra questa, pipistrelli, coleotteri e cavallette cavernicoli. Ma anche varie specie di crostacei nelle acque sotterranee; e, soprattutto, il Proteo (Proteus Anguinus), anfibio anguilliforme dal colorito rosa-diafano, simbolo per eccellenza delle cavità carsiche.


Nella foto: un esemplare di Algyroides nigropunctatus, l'algiroide magnifico. Osservabile anche sull'altopiano del Carso (Trieste, Friuli-Venezia Giulia).

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